Master in prevenzione ed emergenza in territorio montano e d'alta quota
Direttore: Prof Vincenzo Baldo
Tutor: Dott. Marco Dal Pont
→ Informazioni generali
- Dipartimento: Dipartimento di scienze cardio-toraco-vascolari e sanità pubblica
- Area: Area sanitaria
- Durata: Annuale
- Livello: I°livello
- Crediti (CFU): 60
- Presenza/distanza: In presenza, frequenza obbligatoria 70%
- Direttore: Baldo Vincenzo
- Tutor: Dal Pont Marco
- Sede del Master: Università degli studi di Padova, sede di Feltre - Via Borgo Ruga, 30 - 32032 Feltre (BL)
- Enti collaboratori:
- Azienda ULSS n. 1 di Belluno - c/o Suem 118 - Pronto Soccorso
- Comando provinciale Vigili del Fuoco di Belluno
- Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spelologico Veneto, 2^ Delegazione Dolomiti Bellunesi
- Federazione Italiana Soccorso Piste
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Storia
- L’idea del master nasce dalla collaborazione tra l’Università di Padova e l’AULSS1 DOLOMITI su proposta di un comitato promotore,
esprimendo la necessità di disporre di professionisti preparati, lucidi e veloci, in grado di affrontare situazioni di urgenza in un ambiente “ostile”
e capaci anche di operare dentro un sistema articolato in cui co-operano competenze e ruoli diversi.
- E così dal 2016 inizia questo master, Primo Master in Italia di questo genere.
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Obiettivi
- Il Master si pone come obiettivo di formare e/o implementare le conoscenze delle
figure professionali sanitarie di area tecnica preventiva e infermieristica d’emergenza-urgenza
che si occupano di interventi specifici nell’ambiente montano.
- Il Master vuole incrementare le competenze nei due ambiti operativo e organizzativo,
in modo tale che i corsisti possano acquisire una formazione adeguata a pianificare
linee d’intervento e di gestione delle possibili criticità.
- I professionisti così formati saranno in grado di utilizzare le conoscenze del complesso
sistema di soccorso in emergenza in ambiente montano e d'alta quota, così da non considerare
solo gli aspetti dinamici del mero intervento, ma anche gli interventi di prevenzione per la
tutela della sicurezza e della salute sia degli operatori che degli utenti.
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Organizzazione della didattica
- Il corso di Master ha una durata annuale, articolato in 300 h di teoria, distribuite in lezioni didattiche frontali e uscite didattiche.
Le lezioni potranno essere svolte indicativamente di venerdì e sabato con cadenza bisettimanale.
Le attività di didattica verranno svolte presso le strutture dell’università di Padova, sede di Feltre.
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Le attività di prevenzione
- Il corso richiama le legislazione e l’organizzazione delle attività di prevenzione : in particolare verranno trattati i temi della salute e sicurezza dei lavoratori, partendo dalla procedure di valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria dei lavoratori e della tutela assicurativa e giuridica degli infortuni e delle malattie professionali. Vengono inoltre considerate le emergenze in Sanità Pubblica, con particolare riguardo alle gravi calamità naturali come ad es. terremoti e alluvioni. Verrà richiamato il ruolo della prevenzione e della cura in contesto d’emergenza e della sanità Pubblica Veterinaria. Infine verranno trattati temi di ecologia umana e di adattamento culturale in ambiente d’alta quota per prevedere meglio gli effetti dei cambiamenti ambientali sugli ecosistemi, particolarmente in aree sensibili come quelle d’alta quota.
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Le patologie in quota
- Il corso tratterà della patologia traumatica e non traumatica di alta quota e degli effetti dell’ascesa di patologie preesistenti. Scopo del corso è quello di evidenziare le risposte fisiologiche dell’apparato respiratorio all’ambiente montano e l’impatto sulle malattie respiratorie: asma bronchiale, broncopatie croniche, insufficienza respiratoria. Inoltre l’effetto dell’attività fisica in quota sull’apparato cardiovascolare sia sul soggetto sano che nel malato le metodiche di diagnosi strumentale e le valutazioni cliniche che ci consentono di ridurne i potenziali rischi. L’ascesa in quota favorisce importanti complicanze neurologiche, con quadri di gravità variabile dalla cefalea e incoordinazione motoria, al papilledema e al coma; modificazioni metaboliche e vascolari e ipossia possono causare la malattia acuta da montagna ed edema cerebrale a quote maggiori; l'ipossia cronica può determinare la malattia cronica da montagna. In quota si possono inoltre verificare edema ed emorragie retiniche che possono evolvere in danno visivo permanente ed eventi ischemici cerebrali. Episodi sincopali ed attacchi epilettici sono frequenti anche a quote relativamente basse e disturbi cognitivi transitori ed allucinazioni sono quasi costanti ad alta quota. Infine verranno trattate le lesioni traumatiche in età pediatrica, nell’adulto ed in età senile che interessano il cingolo scapolare e l’arto superiore, il cingolo pelvico e l’arto inferiore, la colonna vertebrale.
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Adattamenti fisiologici ed attività fisica ad alta quota
- La risposta dell’organismo all’esposizione all’alta quota: i principali adattamenti acuti e cronici. Approfondimenti specifici sulle modificazioni neuro-endocrine che consentono all’organismo di adattarsi ad una differente ed avversa condizione ambientale: il sistema simpato-adrenergico, l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, il controllo ormonale del bilancio idro-elettrolitico, altre modificazioni ormonali. Le possibili problematiche mediche legate all’esposizione all’alta quota: il mal di montagna acuto(AMS) e cronico(CMS),l’edema polmonare (HAPE) e l’edema cerebrale (HACE) da alta quota. Profilassi e terapia farmacologica, acclimatazione e prevenzione del mal di montagna. L’esposizione all’alta quota del soggetto con patologie endocrine, con particolare attenzione ai soggetti portatori di diabete mellito tipo 1 e 2.Esercizio fisico ad alta quota: le modificazioni della capacità funzionale e della performance, le differenti modalità di allenamento in altitudine.
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Il metabolismo e le modificazioni indotte dall’ambiente in alta quota
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Nutrizione e salute in montagna
- Fabbisogni nutrizionali in alta quota. Esposizione acuta e cronica all’alta quota ed adattamento metabolico: ruolo dei nutrienti. Bilancio idrico ed apporto idrico. Modelli alimentari e prevenzione delle malattie
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Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nelle lavorazioni tipiche della montagna
- E’ importante che il futuro RSPP che lavora in una realtà lavorativa montana, conosca l’organizzazione dei servizi di Pronto Soccorso-Emergenza e i problemi che gli operatori di questi devono affrontare quando intervengono in ambiente montano, così da poter programmare le strutture tecniche o organizzative e le misure di prevenzione più rispondenti alle esigenze dei suddetti Servizi. D’altra parte, è altrettanto importante che il personale sanitario dei servizi di Pronto Soccorso- Emergenza conosca i principali problemi di sicurezza sul lavoro delle lavorazioni tipiche della montagna al fine di essere preparati ad affrontare, da un punto di vista organizzativo e medico, le varie emergenze sanitarie. Verranno sviluppati le seguenti situazioni con riguardo alla tipologia di infortuni: lavori boschivi, impianti di risalita, produzione di energia (sentire ENEL per lavori in galleria, controlli dighe, etc.), edilizia speciale(disgaggi su parete rocciose, installazioni di opere edili in quota (pilastri, paravalanghe, con uso di elicotteri, etc.), risanamento torrenti, costruzioni di argini, etc. Verranno inoltre trattati il rischio biologico(zecche, rabbia, insetti quali imenotteri e processionaria, morsi di vipera o di altri animali), rischi correlati al macroclima quali colpo di calore, malattie della cute da radiazioni solari, malattie da freddo.
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La meteorologia in alta quota
- Gli aspetti meteorologici salienti dell’ambiente alpino, in che misura il rilievo modifica la meteorologia rispetto alle pianure limitrofi e quali sono i fattori da considerare per non essere sorpresi dai cambiamenti meteorologici, spesso molto più rapidi e violenti in montagna rispetto alla pianura. I principali rischi sono le condizioni di maltempo (scarsa visibilità, precipitazioni e calo termico), le situazioni temporalesche di vari tipi (temporale convettivo e temporale frontale) con tutti i rischi inerenti all'attività elettrica (fulminazioni). Le bassissime temperature, il vento forte, l’effetto wind chill (assideramento); le giornate molto soleggiate con temperature elevate in quota con rischio di disidratazione per chi passa ore e ore sulla roccia, oppure i problemi UV o l’effetto dell’albedo sulla neve d’;estate. Infine interventi sulla possibilità di cogliere molteplici segni per poter fare una previsione personale in montagna. I bollettini, sono spesso di qualità, ma essendo generici, in alcuni casi la situazione locale è diversa rispetto a quel che si ipotizzava, Occorre saper leggere alcuni elementi come le brezze, la tipologia e la morfologia delle nubi, cogliere segni all’alba o al tramonto. In giornata l’osservazione di alcuni elementi come la quota della base delle nuvole e la valutazione del loro sviluppo verticale permettono di fare un buon apprezzamento del tempo delle immediate prossime ore.
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Attività agro-silvo-pastorale in ambiente montano
- Le attività agro-silvo-pastorali si includono le attività professionali e non, con le quali si attua una attiva gestione del territorio. Nel contesto montano queste attività si sviluppano in aree quasi sempre isolate e in terreni impervi. Il modulo ha l'obiettivo di introdurre le principali caratteristiche attività silvo-pastorali in ambienti montani con particolare attenzione ai lavori forestali e agricoli. Verranno quindi presentate i principali sistemi di lavoro e le più diffuse macchine e attrezzature impiegate e i relativi rischi per la sicurezza degli operatori. Le tematiche affrontate sono: le principali attività agro-silvo-pastorali nel contesto montano; sistemi di lavoro, attrezzature e macchine; rischi nell’impiego delle attrezzature e macchine; inoltre la direzione dei cantieri e le procedure di prevenzione e sicurezza; l’accessibilità delle aree montane, le modalità di interventi di soccorso in terreni impervi a terra e per via aerea
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Geologia e pericolosità in aree montane
- Introduzione alla Geologia delle aree montuose con cenni ai fattori di potenziale rischio. Caratteristiche principali del clima di montagna e dei fenomeni atmosferici che lo contraddistinguono, quali gradienti di pressione e temperatura, inversione termica, brezze giornaliere, venti catabatici, sollevamento forzato e convettivo di masse d’aria, irraggiamento solare ed esposizione, limite delle nevi permanenti. Processi geomorfologici dell’ambiente montano: disgregazione delle rocce, crolli e frane, colate detritiche, eventi alluvionali in sistemi torrentizi, permafrost alpino, ghiacciai, laghi effimeri. Valutazione preventiva della pericolosità geomorfologica ed osservazione sul terreno in contesti operativi. Rappresentazione cartografica del territorio e del rilievo montano nelle carte topografiche a media e grande scala. Cartografia geomorfologica e mappe di rischio.
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Eventi avversi
- Il sistema di risposta alle emergenze: emergenze di tipo A, B, o C. Il sistema di protezione Civile: le autorità di protezione civile e le componenti e le strutture operative. Il C.N.VV.FI e Piani di emergenza. Il modello d’intervento e i livelli territoriali: i centri di coordinamento e i livelli di responsabilità. Le Sale Operative, le funzioni di supporto, le Aree di emergenza. Concetti di rischio e vulnerabilità. Scenari emergenziali: sisma, fenomeni idraulici. Previsione e contrasto situazioni di emergenza. La struttura del C.N.VV.F. Le Colonne Mobili. Il modello di gestione delle operazioni di soccorso Incident Command System - I.C.S. Le componenti specialistiche del CNVVF: Speleo- Alpino-Fluviale (SAF), Soccorso Acquatico, Squadra Valanghe, Topografia Applicata al Soccorso (TAS), Gruppo Operativo Speciale (Mezzi Movimento terra), Nucleo Elicotteri, Nucleo Sommozzatori.
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Primo soccorso in montagna
- Ipotermia: definizione e fisiopatologia. Clinica da lesioni locali all’arresto cardiaco, comunicazione con la centrale operativa, mobilizzazione trasporto. Sicurezza della scena e tecnica dei 4 sguardi: valutazione primaria (ABCDE) e valutazione secondaria. Tecniche di mobilizzazione e immobilizzazione del paziente, sistemi di trasporto, comunicazione con la centrale operativa. Situazioni particolari: paziente travolto da valanga. Definizione della sindrome da sospensione in incrodato: cenni di fisiopatologia e clinica, approccio al paziente. Chiamata di soccorso, recupero e prima stabilizzazione.
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Emergenze in montagna
- Come si prepara un’escursione e quali sono le informazioni base da sapere. Uso delle nuove tecnologie per approvvigionamento o dei dati: Smartphone, Web, GPS. Saper leggere e utilizzare una carta topografica; individuare eventuali tracciati alternativi su carta topografica e/o su Smartphone, Web, GPS; dotazioni minime da avere nello zaino in funzione del tipo di attività che si andrà a compiere; DPI da utilizzare in ambiente impervio ed ostile, sia estivo sia invernale. Tecniche di progressione su roccia, ghiaccio e neve. Come si prepara un’escursione e quali sono le informazioni base da sapere. Uso delle nuove tecnologie per approvvigionamento o dei dati: Smartphone, Web, GPS. Saper leggere e utilizzare una carta topografica; individuare eventuali tracciati alternativi su carta topografica e/o su Smartphone, Web, GPS; dotazioni minime da avere nello zaino in funzione del tipo di attività che si andrà a compiere; DPI da utilizzare in ambiente impervio ed ostile, sia estivo sia invernale. Tecniche di progressione su roccia, ghiaccio e neve. Analisi statistica degli incidenti, stagionalità, frequenza, gravità, localizzazione sul territorio. Indicazione alle misure di prevenzione.
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Gestione dei soccorsi in montagna
- Organizzazione del soccorso extra- ospedaliero in ambito provinciale, regionale e nazionale, richiesta di soccorso, informazioni da fornire. Gestione delle patologie legate alla permanenza in alta quota. Misure di prevenzione.
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La responsabilità legale
- Il corso affronta gli aspetti dell’intervento sanitario terapeutico- preventivo in montagna ed alta quota, indicando i principali aspetti di tutela della salute dei paziente e degli operatori sanitari.
- Inquadramento Cause di giustificazione dell’atto sanitario Vesti giuridiche ed attività doverose degli operatori sanitari Principali reati di interesse
- Infortuni sul lavoro e malattie professionali
- Cenni di patologia forense
- La responsabilità professionale; “Clinical risk management”; Inquadramento e tipologie; Responsabilità penale e civile; Contesti particolari; La telemedicina ed il consulto a distanza.
- La seconda parte è dedicata a problemi tecnici di particolare difficoltà. Essa prevede la trattazione di argomenti quali la Telemedicina della quale verranno approfonditi e valutati il quadro regolamentare e gli ambiti di applicazione in montagna, nonché quello delle consultazioni mediche. Della Telemedicina verranno affrontati altri aspetti, quali consenso informato, profili della responsabilità civile, qualità dell’ informazione al paziente, tutela della riservatezza a conclusione le risposte della giurisprudenza.
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Aspetti psicologici nella gestione della comunicazione
- Questo corso si propone di sviluppare i temi relativi agli aspetti psicologici della comunicazione del rischio, ai processi coinvolti e alle conseguenze psicosociali dopo un evento avverso, evidenziando il ruolo strategico della comunicazione particolarmente nei processi di gestione delle emergenze, nella più ampia prospettiva del “risk management”. Contenuti: Processi psicologici nelle emergenze La comunicazione del rischio La comunicazione delle “bad news” Strumenti e servizi di ascolto e di supporto alla persona, al gruppo, alla comunità e alle Istituzioni Lavoro di équipe multidisciplinare e integrazione delle professionalità La promozione di organizzazioni capaci di affrontare le crisi con successo Metodologia: Le lezioni frontali saranno affiancate da discussioni, approfondimenti, studio di casi, esercitazioni individuali e di gruppo e da testimonianze di esperti.
→ Segreteria organizzativa del corso
- Barbara Colmanet
- Campus Universitario “Tina Merlin”
- via Borgo Ruga,30 - 32032 Feltre
- c/o CdS in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
- Contatti:
- Telefono: 0439.883803
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